13/03/2023
Il Ministero del Turismo ha presentato a Federalberghi e alle altre organizzazioni di rappresentanza il Piano Strategico del Turismo 2023-2027 (allegato).
Il Piano, basato su cinque pilastri volti a promuovere la competitività del settore (governance, innovazione, qualità e inclusione, formazione e carriere professionali turistiche e sostenibilità), individua otto comparti di rilevanza strategica, ciascuno di essi destinatario di specifiche azioni:
- turismo organizzato (capitolo 6), considerato sia nella componente incoming che outgoing, analizza i principali attori del comparto, tour operator e agenzie di viaggio che operano nel mercato leisure e business, ma affronta anche il tema del business travel e di una nuova componente della domanda, i nomadi digitali;
- fiere e MICE (capitolo 7), che rappresentano un comparto chiave per lo sviluppo turistico, con ricadute positive sul territorio dai molteplici punti di vista, ed al cui interno sono osservati i sistemi di offerta relativi alle fiere ed ai congressi;
- accessibilità e mobilità turistica (capitolo 8), che affronta il tema del trasporto, valutandone l’impatto ambientale sul territorio, i nodi di accesso per la fruizione dell’offerta turistica (ad esempio con il tema dell’incremento di aeroporti core su tutto il territorio nazionale) ma anche le criticità e le opportunità da cogliere per favorire l’accessibilità e l’inclusione;
- wellness tourism (capitolo 9), un segmento importante del turismo globale e nazionale, in cui oltre all’offerta termale e SPA, si prendono in considerazione anche il turismo sportivo ed il cicloturismo;
- turismo culturale (capitolo 10), nelle varie forme del turismo formativo e scolastico, religioso, esperienziale, declinato in termini di esperienze enogastronomiche, esperienze costruite intorno a circuiti turistici legati a temi specifici e turismo delle radici; nel medesimo capitolo, si affronta anche il tema del turismo sociale e della rigenerazione urbana;
- strutture ricettive (capitolo 11), all’interno del quale si analizzano i sistemi di offerta legati alle diverse forme di hospitality, dalle strutture alberghiere a quelle extra alberghiere, al turismo open air ed agli agriturismi;
- turismo leisure (capitolo 12), in cui ricadono una gamma molto eterogenea di attività, ambiti e modelli di fruizione e offerta, dal turismo montano a quello del mare e nautico, al mondo dell’entertainment e dei parchi tematici, fino allo slow tourism (cammini, treni storici, ecc.);
- turismo di alta gamma (capitolo 13), che fa riferimento ad un più moderno concetto di lusso da rintracciare nella logistica integrata e organizzazione del comparto, nell’ospitalità di alto livello e iconica, in risposta al crescente interesse per strutture con elevati standard di qualità e servizio, nella fruizione di esperienze uniche, infine in una necessità di formazione specialistica e nello shopping.
Vi invitiamo a far pervenire eventuali osservazioni entro il 31 marzo, scrivendo a olini@federalberghi.it.
Le osservazioni non dovranno necessariamente focalizzarsi solo sul capitolo dedicato alle srutture ricettive, ma potranno abbracciare anche gli altri temi trattati nel Piano.
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